sabato 12 Novembre 2016

Immigrazione, Italia in prima fila nell’accoglienza


“Il Migration compact, come idea di fondo non è la soluzione al problema dei flussi migratori incontrollati, è solo ‘una’ soluzione e non possiamo certo immaginare di contenere a forza, per esempio, la popolazione dell’Africa oggi di 850 milioni di persone che toccherà quota due miliardi e mezzo nel 2050, nei confini del continente. Possiamo immaginare che parte dei fondi europei servano a costruire campi profughi, centri di accoglienza, ospedali e scuole da campo, non certo a recintare col filo spinato campi di concentramento”. Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo a Montopoli al Convegno “I territori e la comunità internazionale di fronte al fenomeno dell’immigrazione” organizzato dal Partito socialista. “Il nostro primo dovere di accoglienza è quello di curare le persone e in questo l’Italia, che garantisce a tutti il diritto alla salute, è un modello per gli altri Paesi. Ogni nuovo arrivo deve essere gestito e valutato, ma i criteri per valutare se i profughi abbiano diritto alla protezione internazionale non sono semplici. Basta penare alle donne vittime della tratta che spesso, come nel caso della Nigeria, non provengono da paesi in guerra e quindi prive di protezione”.

 

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