giovedì 3 Novembre 2016

Grazia Deledda, dopo 90 anni un Nobel da ricordare


 

“Il nome di Grazia Deledda è assente e le sue opere, così come quelle di altre grandi donne della letteratura, della poesia, delle scienze e dell’economia, non sono conosciute, diffuse e studiate. Eppure, Grazia Deledda ha rappresentato in quell’epoca e in quel contesto culturale un elemento di modernità in termini femminili”.  Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo alla Camera per dichiarazione di voto sulle mozioni concernenti iniziative per celebrare il 90o anniversario dell’assegnazione del premio Nobel a Grazia Deledda.

“Le sue scelte decise ed anticonformiste, – ha proseguito –  la rivendicazione di una forte autonomia decisionale in merito alla scrittura e al percorso di vita l’hanno proiettata nel futuro e nel mondo e ancora oggi rappresenta quell’attualità che non ritroviamo in altre situazioni. Anche per questo trovo che la dimenticanza sia grave e non solo per il premio Nobel vinto nel 1926 e non solo perché è stata l’unica donna italiana ad esserne insignita.
Il fatto è che il mondo del letteratura è un mondo prevalentemente a misura di uomo e basta guardare i riconoscimenti assegnati. Se consideriamo il premio Nobel, il premio Goncourt il premio Booker, il Premio Strega e il premio Pulitzer, facendo un bilancio: 67 donne, 335 uomini, uno a 5 per gli uomini. Ma la situazione è ancora più paradossale se si guarda il mercato, dove i libri scritti da donne sono quelli più venduti. Mi auguro quindi che l’approvazione di queste mozioni serva, non solo per promuovere iniziative e per celebrare il novantesimo anniversario dell’assegnazione del Nobel per la letteratura a Grazia Deledda e per far conoscere e studiare le sue opere, ma anche per celebrare e ricordare le nostre scrittrici che, pur non avendo ricevuto il Nobel, meritano a pieno titolo di essere inserite nella storia della nostra letteratura”.




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