14 ottobre 2014 Giornata internazionale delle bambine
Signor Presidente, l’11 ottobre si è celebrata la Giornata internazionale delle bambine per ricordare che c’è ancora molto da fare per combattere le numerose violazioni dei loro diritti, contrastare le varie forme di violenza e discriminazione che subiscono e le norme sociali che ne condizionano la libertà di scelta, l’integrità del corpo e la dignità. Le mutilazioni genitali, la pratica dei matrimoni forzati e precoci, la povertà: tutto questo è realtà quotidiana per milioni e milioni di esse.
Alla vigilia dell’11 di ottobre è stato assegnato il Premio Nobel per la pace a Malala Yousafzai e a Kailash Satyarthi, entrambi impegnati per l’empowerment di ragazze e ragazzi attraverso la scuola, lo strumento più potente per iniziare il percorso di dignità e di libertà dal bisogno. Bellissima coincidenza temporale, che forse tale non è.
Ci rallegriamo per questa scelta ricca di significato, come ha sottolineato Adriano Sofri in un articolo: una ragazza pakistana musulmana, un uomo indiano indù uniti nel medesimo sforzo per l’educazione di milioni di bambini e bambine. Due generi, due religioni, due Paesi spesso in conflitto tra loro. Bellissimo questo gemellaggio di opposti che si intendono.
La Giornata internazionale è un’opportunità per intraprendere un’azione collettiva per un mondo dove le ragazze possano vivere libere dalla violenza e sviluppare appieno i loro talenti. Anche noi gruppo di parlamentari per la salute globale e i diritti delle donne ci uniamo all’impegno di Malala e Kailash presentando domani insieme ad Aidos la Girl Declaration che riguarda appunto i bisogni e i diritti delle ragazze. Sosteniamola, sosteniamole, tutti quanti.