Disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche
Dichiarazione di voto
Signora Presidente, noi socialisti voteremo a favore di questo provvedimento perché riteniamo sia necessario attuare con urgenza le misure per salvare Roma e gli enti locali che, certamente per la rigidità del Patto di stabilità, ma in alcuni casi anche per la cattiva gestione di amministrazioni responsabili, si trovano in situazioni pericolosamente vicine al dissesto finanziario. Parliamo di Roma perché Roma è capitale, tant’è che questo trattamento speciale è riservato anche ad altre capitali europee; quindi, parliamo di Roma poiché è al centro della discussione per il suo stato di capitale e perché concentra il maggior numero di abitanti, di istituzioni ed enti nazionali e gran parte degli eventi più importanti del Paese. Il tema di Roma Capitale va dunque affrontato urgentemente nelle sue complessità e numerose criticità.
Il decreto-legge contiene anche una serie di misure necessarie ed urgenti che hanno a che vedere con la legge di stabilità, come quelle che riguardano il pagamento della Tasi, i fondi per la manutenzione degli edifici scolastici, la mobilità urbana di Napoli e di Aosta per rendere la vita più facile ai pendolari, i fondi per Lampedusa che è l’avamposto dell’Europa nel mediterraneo ed, infine, la proroga dei lavoratori precari addetti alle pulizie degli edifici scolastici. Un provvedimento che va, quindi, ben al di là di Roma e che ci trova d’accordo.
Prima di concludere, sottolineo con soddisfazione che in questo provvedimento è stato accolto una parte di un ordine del giorno presentato dalla componente socialista che posticipa dal 31 marzo al 31 maggio la possibilità di rottamare le cartelle esattoriali. Noi siamo soddisfatti, ma allo stesso tempo siamo convinti che, se il Governo avesse accolto l’intero ordine del giorno, lo Stato avrebbe incassato maggiori somme, quelle provenienti da cittadini che, a causa di difficoltà anche derivanti dalla crisi, non sono in grado di aderire alla sanatoria in un’unica soluzione e che l’avrebbero fatto se fosse stata loro consentita la rateizzazione. Il gruppo socialista voterà a favore.