“E’ un orrore senza fine. L’altro ieri una ragazza di 16 anni ha subito uno stupro di gruppo da parte di coetanei. E c’è chi li difende sostenendo che si tratta di una ragazzata. Ieri a Modena è stato trovato il cadavere di una donna nel frigorifero: è stato l’ex convivente. Quella donna lo aveva già denunciato per maltrattamenti, nessuno l’ha protetta, forse nessuno l’ha ascoltata. Oggi a Pavia un altro femminicidio sempre ad opera di un ex partner: la donna è stata uccisa davanti agli occhi della figlia di dodici anni, anch’essa ferita”. Lo scrive Pia Locatelli in un post su Facebook. “Fino a quando? Ci sono tante cose che si possono e si devono fare per fermare questa mattanza quotidiana: molte, come l’educazione ai sentimenti e al rispetto, richiedono tempo, altre come una massiccia campagna di informazione, la dotazione di sistemi di allarme alle donne a rischio, la formazione delle forze dell’ordine e delle autorità giudiziarie, devono essere operative subito. Non è inasprendo le pene o invocando la castrazione chimica che si ferma la violenza sulle donne: che i colpevoli paghino è giusto, ma vuol dire che siamo arrivati troppo tardi e questa è già una sconfitta. Mi interessa di più una donna viva che un colpevole in carcere”.