“La decisione di Fabo che ha scelto di andate a morire in Svizzera merita profondo rispetto, ma non c’entra nulla con la legge sul testamento biologico che siamo per approvare in Parlamento”. Lo ha detto Pia Locatelli, commentando la vicenda di Fabo, cieco e tetraplegico, che ha ricorso al suicidio assistito.
“Il provvedimento in esame, infatti, non riguarda assolutamente l’eutanasia e anche in caso di una sua approvazione, per Fabo non sarebbe cambiato nulla. Questo caso però deve far riflettere quanti stanno facendo un feroce ostruzionismo nelle Commissioni per impedire che il testo arrivi in Aula. É ora di rendersi conto che oltre il 70% degli italiani chiede di poter avere il diritto di scegliere come curarsi non solo quando è nelle sue piene facoltà, ma anche quando non sarà più in condizioni di esprimere la propria volontà. Si tratta di una legge di civiltà che da molti anni, troppi, stiamo aspettando”.
“Non tutta la politica è ferma. C’è in Parlamento chi lavora da anni per avere una legge sul testamento biologico e sul fine vita, forze politiche trasversali che si sono battute perché venisse calendarizzato il provvedimento e per fare un testo largamente condiviso. Questo testo dovrebbe arrivare in Aula la prossima settimana e essere votato. Ma ci sono altre forze politiche che lo stanno bloccando. Cominciamo con il dire le cose come stanno, chi vuole il provvedimento e chi non lo vuole. Psi, PD, Movimento 5 Stelle, SI-SEL, Possibile sono a favore della legge, PDL, parte di NCD, Lega, Fratelli d’Italia e UDC sono contrari. Così tanto per ricordarcene quando andremo a votare e non fare di tutta l’erba un fascio”.
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