“Ancora una volta le sentenze arrivano prima della politica nel venire incontro alle esigenze dei cittadini e delle cittadine”. Lo afferma Pia Locatelli, presidente onoraria dell’Internazionale socialista donne e deputata del Psi nel commentare la sentenza del Tar del Veneto che ha annullato la delibera della Giunta Regionale, che prevedeva il limite dei 43 anni per l’accesso alla tecnica della fecondazione eterologa nelle strutture pubbliche, a differenza dell’omologa a cui si può accedere con una età superiore e in contrasto con la legge 40 che parla di età potenzialmente fertile.
“La sentenza abolisce la discriminazione tra fecondazione omologa e eterologa, eliminando un limite immotivato, volto solo a introdurre deterrenti penalizzanti per le coppie. Una vittoria che si deve soprattutto all’impegno e alle battaglie dell’Associazione Luca Coscioni, è però inaccettabile che in Italia per veder riconosciuti i propri diritti bisogna ancora rivolgersi ai Tribunali”.