“Una buona notizia: la Corte d’Assise di Milano ha affermato che la condotta di Marco Cappato non ha inciso sulla decisione di Dj Fabo di mettere fine alla sua vita e ha affermato che va “riconosciuta a ciascun individuo la libertà di scegliere come e quando morire”. E’ quanto abbiamo sostenuto con la legge sul testamento biologico approvata in questa legislatura dopo un lungo lavoro di mediazione. Si tratta di un primo importante passo”. Lo afferma Pia Locatelli commentando la decisione del tribunale di Milano che ha sollevato la questione di illegittimità costituzionale del reato di istigazione e aiuto al suicidio nel caso di Fabiano Antoniani che ha scelto di andare a morire in Svizzera dopo essere rimasto costretto a letto in seguito a un grave incidente. “Ora la parola spetta alla Consulta che dovrà pronunciarsi sulla costituzionalità del reato di aiuto al suicidio: ci auguriamo che la sentenza apra le porte a nuovi passi per consentire il diritto a una morte dignitosa”.