venerdì 20 Dicembre 2013

Disposizioni concernenti l’etichettatura dei farmaci sperimentati su animali


PROPOSTA DI LEGGE

d’iniziativa dei deputati

LOCATELLI, DI LELLO, PASTORELLI, DI GIOIA

Disposizioni concernenti l’etichettatura dei farmaci sperimentati su animali

Presentata il 20 dicembre 2013

Onorevoli Colleghi! Sulla necessità di effettuare la sperimentazione animale vi è, com’è noto, un serrato dibattito che molto spesso vede contrapposte la comunità scientifica e associazioni in difesa degli animali. Come sappiamo l’orientamento della comunità scientifica internazionale è sostanzialmente univoco: il ricorso agli animali nella sperimentazione scientifica rimane a tutt’oggi una necessità. L’Unione europea, accogliendo questo spirito, aveva emanato la direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, nel tentativo di armonizzare le norme in materia di sperimentazione sugli animali in tutti i Paesi, al fine di evitare che regole diverse potessero ritardare la ricerca e rendere improduttiva la collaborazione a livello internazionale. Con molto ritardo il Parlamento italiano ha reso esecutiva questa direttiva ma, spinti da una campagna di stampa estremamente «di parte» e per nulla oggettiva, le norme approvate sono risultate essere più restrittive rispetto all’impostazione europea. Quindi rischiamo non solo un processo d’infrazione da parte dell’Unione europea, ma anche di essere emarginati sul terreno della ricerca, della quale si fa un gran parlare come volano possibile dello sviluppo.

La sensibilità e l’amore per gli animali che caratterizzano il nostro Paese hanno fatto sì che la legislazione italiana sia tra le più severe nel mondo, tanto è vero che sono adottate tutte le precauzioni affinché sia evitata qualsiasi sofferenza agli animali oggetto di sperimentazione. Più volte la comunità scientifica ha fatto presente che sarebbe inutile, oltre che crudele, far soffrire gli animali e questo porta a ricercare situazioni il più possibile ottimali. Gli animali vengono utilizzati solo previo parere del Comitato nazionale per la bioetica e autorizzazione del Ministero della salute.

Pur essendosi notevolmente ridotto, rimane ancora indispensabile l’utilizzo degli animali per determinati studi. Nessuno può smentire la realtà: è proprio grazie alla sperimentazione sugli animali che si sono ottenute importanti scoperte che hanno permesso di avere a disposizione farmaci efficaci che hanno contribuito ad allungare la durata della vita. Ironia della sorte, molto spesso i farmaci che curano gli animali domestici sono anch’essi il risultato della sperimentazione sugli animali. In ogni caso, è oltremodo giusto che le persone abbiano il diritto di sapere se il farmaco che stanno utilizzando sia stato sottoposto o no a sperimentazione sugli animali è ed è proprio per questo, cioè per consentire a ognuno di scegliere in piena libertà, che è presentata la seguente proposta di legge, composta da un articolo unico che prevede l’apposizione, sulla confezione di ogni farmaco, di una scritta informativa relativa alla sperimentazione sugli animali.

 

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

  1. In caso di farmaci sperimentati su animali, le aziende farmaceutiche sono tenute a riportare sulla confezione di tali farmaci un’etichetta recante la dizione «sperimentato su animali».
  2. Con decreto del Ministro della salute, da emanare entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le caratteristiche dell’etichettatura di cui al comma 1.
  3. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le aziende farmaceutiche produttrici delle confezioni dei farmaci di cui al comma 1 sono tenute a dare attuazione a quanto ivi previsto ai fini dell’autorizzazione alla commercializzazione in Italia dei medesimi farmaci, in conformità a quanto disposto dal decreto di cui al comma 2.