“Pur essendo a favore delle autonomie locali e regionali non posso non sottolineare il pericolo, e questo avviene soprattutto quando si parla di sanità e di welfare, di andare incontro a inaccettabili diversità. Non possiamo permettere che cittadini e cittadine abbiano accesso ad alcuni servizi essenziali solo se hanno la fortuna di vivere in alcune Regioni, e penso soprattutto al Nord del Paese, e altri ne siano completamente esclusi solo perché sono nati nel posto sbagliato”. Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo al convegno “Disabilità e non autosufficienza. La Legge regionale del Lazio”, promosso dalla Uil Pensionati.
“Si tratta – ha aggiunto – di un provvedimento ben articolato che riguarda non solo i servizi e l’assistenza ai disabili, ma tutto l’insieme di servizi sociali della Regione: dalle politiche in favore delle famiglie e dei minori, a quelle che riguardano gli anziani, gli immigrati, le vittime di violenze e maltrattamenti, le politiche abitative e occupazionali. Un disegno completo e esaustivo che però per essere applicabile e realistico deve trovare risorse. Senza fondi infatti resterà un elenco di belle intenzioni. E siccome con la vecchia legge, come con la nuova – parlo del Lazio, ma non penso che la situazione muti di molto nel resto del Paese – sono i Comuni in prima istanza a farsi carico delle spese per assistere disabili e non autosufficienti, nel 2016 abbiamo avuto problemi seri che ancora debbono essere risolti”.