12 mila arresti, mille esecuzioni, 250 mila profughi: queste le cifre di quanto sta accadendo in Burundi nei confronti delle opposizioni, denunciate da Maggy Barankitse e Leonidas Hatungimana nel corso dell’audizione che si è svolta presso la Commissione Diritti umani del Senato, con il presidente Luigi Manconi e Pia Locatelli, in qualità di presidente dei Diritti umani della Camera.
La crisi in Burundi e’ cominciata con l’annuncio di una nuova candidatura del presidente Pierre Nkurunziza, rieletto nel luglio scorso per un terzo mandato cosa considerata dall’opposizione e dalla societa’ civile una violazione della Costituzione e degli accordi di pace che nel 2005 hanno messo fine a 12 anni di guerra civile.
La delegazione degli esuli burundesi, accompagnata dal professor Stefano Rolando, ha chiesto al Parlamento italiano di far conoscere quanto sta accadendo in Burundi e di adoperarsi a livello internazionale per l’invio di una missione di pace nel paese e l’avvio di un’inchiesta da parte della Corte penale internazionale sulle continue violazioni dei diritti umani.
“Dobbiamo assolutamente evitare – ha detto Pia Locatelli – che la guerra civile si trasformi in uno scontro etnico. L’Unione europea non può restare a guardare senza prendere nessuna iniziativa: quanto è accaduto in Rwanda, dove l’inerzia dell’Occidente ha permesso il genocidio, non deve ripetersi. Essere inerti equivale a essere complici”.
Al termine la delegazione burundese è stata ricevuta dal presidente della Commissione Sanità della Camera dei Deputati Mario Marazziti, per esaminare la situazione degli ospedali abbandonati e soprattutto le condizioni sanitarie dei rifugiati, di cui 50.000 in Rwanda drammaticamente presidiati con mezzi insufficienti da Maggy Barankitse, che anche per questo ha ricevuto nei giorni scorsi il prestigioso Prix internazionale Aurora sui diritti umani in Armenia.