Atto Camera
Ordine del Giorno 9/01540-A/039
presentato da
LOCATELLI Pia Elda
testo di
Mercoledì 9 ottobre 2013, seduta n. 93
La Camera,
premesso che:
nel provvedimento in esame, che ha affrontato finalmente una tematica non più rinviabile e delicatissima, è stata approvata, tra l’altro, una norma che recita testualmente: «La querela è comunque irrevocabile se il fatto è stato commesso mediante minacce reiterate nei modi di cui all’articolo 612, secondo comma»;
la ratio di questa proposta è assolutamente evidente ed è quella di impedire la revoca causata da pressioni da parte del partner o ex partner sulla vittima;
le associazioni e le donne che lavorano su questi temi hanno, tuttavia, espresso enormi perplessità sull’efficacia di tale norma che rischia di provocare un effetto contrario, cioè essere un deterrente alla denuncia per tutte quelle donne che vogliono fare in modo che cessino le condotte moleste ma che non denuncerebbero mai il proprio partner o ex partner sapendo che questo determinerebbe per certo una condanna penale per lo stesso;
a ciò si aggiunge, visto il ritardo con il quale vengono espletati i processi, che la donna sia costretta a lunghi periodi di disagio e di attesa dolorosa, di cui nessuna istituzione si fa carico, in assoluta assenza di un’adeguata rete di supporto a suo sostegno;
tale situazione oggettiva e la delicatezza della materia – che, così considerata, rischia di stravolgere completamente il concetto dell’autodeterminazione delle donne – impongono che su tale tema vi sia una maggiore riflessione,
impegna il Governo
a valutare l’opportunità di effettuare un monitoraggio del numero di denunce, al fine di verificare se la norma si sia rivelata un deterrente alla decisione delle donne di sporgere denuncia nel caso di condotte moleste.
9/1540-A/39. (Testo modificato nel corso della seduta) Locatelli, Di Lello, Di Gioia, Pastorelli, Marzano, Labriola.