27 ottobre 2015 Mozioni Alli ed altri n. 1-00956, Spadoni ed altri n. 1-01018: Iniziative per rafforzare la cooperazione allo sviluppo a favore dei Paesi africani, anche nella prospettiva della riduzione dei flussi migratori
Grazie, signora Presidente. Noi socialisti e socialiste siamo fieri di come l’Italia ha fatto e sta facendo fronte al costante e continuo incremento dei flussi migratori, di come si è spesa, in assoluta solitudine, con l’operazione Mare Nostrum per salvare migliaia e migliaia di vite umane, di come sia riuscita, sia pure non del tutto, a fare riflettere l’Europa sulla necessità di una revisione del Trattato di Dublino e sulla redistribuzione delle quote.
Abbiamo lavorato spesso in solitudine, spesso in contrasto, non solo con i nostri partner dell’Unione, ma anche contro un’opposizione interna, sempre pronta ad accendere pericolose micce e a contrapporre migranti ad italiani. Siamo riusciti a resistere, a non indietreggiare di un centimetro su quella che è una condizione inderogabile: la vita umana non ha prezzo.
Gestire i flussi, redistribuire le quote, organizzare l’accoglienza, però, non è sufficiente. Come abbiamo sottolineato più volte, bisogna agire nei Paesi di origine delle migrazioni, facendo sì che non sussistano più le condizioni che hanno spinto e che stanno spingendo uomini, donne, bambine e bambini a fuggire dalle loro terre, lavorando, in primo luogo, per creare le basi di una stabilità politica e istituzionale, indispensabile per il rilancio economico.
Sappiamo bene che non è un obiettivo raggiungibile in tempi brevi, ma non per questo dobbiamo rinunciarvi. La cooperazione allo sviluppo è uno degli strumenti più efficaci per contrastare l’esodo di milioni di persone che vogliono sottrarsi alla fame, alle guerre, allo sfruttamento, alle malattie, alle conseguenze del cambiamento climatico.
E questo Parlamento si è dotato di una nuova legge sulla cooperazione internazionale che ci mette alla pari con gli altri Paesi europei, sul piano di una maggiore efficienza, di una maggiore trasparenza e di un coinvolgimento più diretto anche della società civile.
Un paio di giorni fa, in un’intervista al Sole 24 Ore, Nkosazana Dlamini-Zuma, prima donna Presidente dell’Unione africana, diceva: «L’emergenza immigrazione, con i suoi barconi della morte, è una cosa terribile, terribile, ma forse aiuta perché per la prima volta ci fa parlare, ci aiuta a capire, ci spinge ad affrontare insieme il problema. Fa guardare all’Africa con occhi nuovi». E più avanti, in tema di cooperazione, aggiungeva: «Non dovete venire, prendervi tutto quello che potete per poi venderlo nel mondo e lasciare noi in povertà. Bisogna cominciare a fare le cose, ancora una volta, insieme».
Noi socialisti diciamo che possiamo farlo, che dobbiamo farlo. Certo, non da soli, ma in concerto con il resto dell’Europa. Voteremo, quindi, la mozione di maggioranza, che abbiamo sottoscritto e della quale condividiamo pienamente gli obiettivi