venerdì 19 Settembre 2014

Commemorazione Riccardo Lombardi


19 settembre 2014 Commemorazione Riccardo Lombardi

 

Signor Presidente, trent’anni fa moriva, a Roma, Riccardo Lombardi, un socialista, un padre della patria, antifascista, membro della Resistenza, primo prefetto di Milano dopo la liberazione, deputato ininterrottamente dal 1948 al 1983, uno dei grandi uomini politici che contribuirono alla rinascita del Paese, che fece del riformismo il centro della sua vita e che di quella stagione di riforme fu protagonista: nazionalizzazione delle fonti energetiche, statuto dei lavoratori, scuola media unica, politica della programmazione.

Lombardi era persona onesta, moralmente ed intellettualmente, nel suo profondo rigore politico ed intellettuale e nel suo costante anticonformismo ed antidogmatismo, un’onestà che lo ha portato ad avere ragione nei momenti salienti della storia della sinistra e del socialismo. Ebbe ragione nel 1948, quando si oppose al Fronte Popolare, nel 1956 contro Togliatti, per i fatti di Ungheria, e agli inizi degli anni Sessanta, quando concepì la politica del primo centrosinistra, capendo che nel mondo cattolico stava crescendo una sinistra aperta ad un grande disegno riformatore.

Quando gli chiesero che cosa avesse imparato dalla vita, Riccardo Lombardi rispose: «Ad essere onesto». È questo che oggi ci manca: la sua onestà, il suo culto della dignità della persona umana. Ci manca l’Italia come avrebbe potuto essere