Atto Camera
Ordine del Giorno 9/02325/003
presentato da
LOCATELLI Pia Elda
testo di
Mercoledì 28 maggio 2014, seduta n. 235
La Camera,
premesso che:
gli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) ospitano oltre 1000 persone, donne e uomini malati che hanno commesso reati, ma che non per questo vanno abbandonati; di essi quasi 400 sono «in proroga» cioè rinchiusi oltre il limite temporale previsto perché nessun altro centro è in grado di ospitarli;
la Commissione di inchiesta sugli OPG condotta dal senatore Marino ha denunciato che questi ospedali psichiatrici giudiziari presentano gravissime ed inaccettabili carenze strutturali igienico-sanitarie, le competenze medico specialistiche disponibili sono insufficienti rispetto al numero delle presenze, le pratiche cliniche, in particolare quelle delle contenzioni fisiche e ambientali, sono inadeguate e, spesso, lesive della dignità delle persone, in tutto ciò ricalcando le orme dei vecchi manicomi;
per porre fine alla realtà degli OPG, luoghi di degrado quando non di tortura, certamente indegni di un Paese civile, già con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1o aprile 2008, in attuazione del decreto legislativo n. 230 del 1999, relativo al riordino della medicina penitenziaria, era stata prevista la chiusura degli OPG ed il trasferimento, entro il 2010, degli internati nelle strutture sanitarie regionali gestite dalle ASL;
successivamente il decreto-legge n. 211 del 2011 aveva fissato al 1o febbraio 2013 il termine per le chiusure degli OPG, termine poi prorogato con decreto-legge n. 24 del 2013 al 1o aprile 2014;
il decreto-legge in esame proroga nuovamente il termine per la chiusura degli OPG al 31 marzo 2015;
tutte queste proroghe sono imputabili ai ritardi nella realizzazione delle strutture di accoglienza da parte delle Regioni che sono rimaste inerti e inadempienti rispetto ai compiti loro affidati;
non sono chiare le cause di questo grave ritardo da parte delle Regioni nell’attuare uno specifico programma relativo ai progetti dei luoghi riabilitativi, pur conoscendo i criteri ed i parametri strutturali ormai da mesi;
il Governo è chiamato a provvedere in via sostitutiva qualora permanesse il ritardo delle Regioni nella realizzazione e riconversione delle strutture e delle iniziative per il superamento degli OPG,
impegna il Governo
a valutare i criteri di ripartizione del fondo regionale della sanità, introducendo una misura sanzionatoria per le Regioni che dovessero risultare ancora una volta inadempienti, nonostante l’ennesima proroga.
9/2325/3. (Testo modificato nel corso della seduta) Locatelli, Di Lello, Di Gioia, Pastorelli.