giovedì 12 Giugno 2014

Banche per lo sviluppo dell’America latina


12 giugno 2014 Disposizioni concernenti partecipazione a Banche multilaterali di sviluppo per l’America latina e i Caraibi

 

Dichiarazione di voto

 

Questo disegno di legge, sulla nostra partecipazione a due banche multilaterali dell’area latino-americana e caraibica, ci impegna finanziariamente per poco meno di 60 milioni di dollari e per due banche che sono nate per obiettivi secondo noi significativi, perché la Banca di sviluppo dei Caraibi è nata per ridurre la povertà nella regione caraibica e la Banca interamericana di sviluppo, la BID, che è la più grande istituzione di sviluppo multilaterale, è stata fondata per contribuire allo sviluppo economico e sociale – sottolineo sociale – dei Paesi dell’America latina.

Abbiamo discusso a lungo in Commissione, se ne è discusso in Aula e sono emerse perplessità e anche ostilità che per noi non sono comprensibili. Si è chiesto se avesse senso, vista la situazione della finanza pubblica, confermare questi impegni; se la partecipazione a banche fosse una modalità opportuna di cooperazione allo sviluppo; se fosse garantita la trasparenza; insomma, tante domande. Noi diciamo questo: premesso che queste politiche rappresentano la proiezione del nostro Paese all’estero e che l’America latina è regione di primaria importanza per la politica estera italiana, sotto il profilo culturale e delle relazioni economiche, a noi pare di potere rispondere che è giusto, oltre che vantaggioso, confermare l’interesse del nostro Paese allo sviluppo economico di queste regioni.

Intanto, se vogliamo essere credibili sul piano internazionale, dobbiamo fare valere il principio di continuità nella politica estera. Gli impegni negli organismi internazionali e multilaterali non possono essere soggetti a cambiamenti a seconda della congiuntura. Inoltre, c’è una ricaduta positiva indiretta sull’economia italiana, come in generale la cooperazione alla sviluppo provoca, ma anche un effetto diretto, ossia la possibilità, per imprese nazionali, di partecipare a gare d’appalto finanziate da prestiti erogati da queste istituzioni bancarie.

Nell’ultimo triennio le nostre imprese si sono giovate di investimenti finanziati dalla BID per circa 91 milioni di dollari americani. Infine, riteniamo giusta questa partecipazione perché conferma il principio di coerenza tra le diverse politiche, estera, di cooperazione, ma anche economica come prevede l’articolo 4 della legge in discussione, la legge per la cooperazione. Per tutte queste ragioni, riteniamo di votare favorevolmente a questo provvedimento.