“Spesso le battaglie ambientaliste si scontrano con corposi interessi economici, in grado di determinare anche le scelte delle istituzioni, di portare alla militarizzazione di aziende agricole e imprese costruttrici, in un groviglio oscuro che alimenta la violenza per intimidire le popolazioni locali e ridurre al silenzio chi, come Berta, ne difende i diritti fondamentali. Difendere l’ambiente può diventare un compito terribilmente pericoloso”. Lo ha detto Pia Locatelli nel corso dell’audizione, presso il Comitato Diritti umani della Camera, di Berta Isabel Cáceres, figlia dell’ecoattivista Berta Cáceres, assassinata in Honduras per le sue battaglie in difesa dell’ambiente, in particolare contro la costruzione della diga Agua Zarca considerata una minaccia per il territorio, per le popolazioni locali e per il loro fiume. Berta è solo una vittima in più di una mattanza che sta colpendo l’America Latina.
“Contro tutto questo – ha detto Pia Locatelli – non basta la denuncia, ma occorre monitorare i progetti locali per impedire che la logica del profitto prevalga sui diritti fondamentali delle popolazioni perché solo un’economia sana può aiutare lo sviluppo di intere popolazioni e solo uno sviluppo sostenibile può evitare che il prezzo da pagare per il progresso non sia quello della salute propria, dei propri figli, del mondo intero”.