martedì 11 Giugno 2013

Aborto, l’obiezione di coscienza non impedisca attuazione 194


“L’esercizio dell’obiezione di coscienza non deve impedire l’applicazione della legge 194 in tutte le sue parti, mettendo in discussione la prestazione del servizio della IVG, come avviene sempre più spesso e costringendo le donne a mendicare il proprio diritto ad interrompere, in sicurezza e legalità, una gravidanza non voluta”.

Lo afferma la parlamentare socialista Pia Locatelli, presidente onoraria dell’Internazionale socialista donne, nella sua risoluzione presentata alla Camera, evidenziando che mediamente 7 medici su 10 sono obiettori di coscienza; con l’eccezione della valle d’Aosta, e che non vi è realtà nel Paese dove la percentuale sia inferiore al 50%, con punte estreme nel Sud e nelle Isole dove 3 su 4 medici sono obiettori. “Non si tratta di mettere in discussione il diritto all’obiezione di coscienza- afferma- purché venga da un vero convincimento morale e non sia dettato da ragioni diverse. Chiediamo quindi alla Ministra di svolgere una rigorosa indagine conoscitiva per verificare lo stato di attuazione della legge, e per rilevare la consistenza della rete nazionale dei consultori, la loro organizzazione, distribuzione territoriale, e la loro dotazione in termini di strutture e personale, al fine di permettere la piena applicazione della 194 su tutto il territorio nazionale