“L’esercizio dell’obiezione di coscienza non deve impedire l’applicazione della legge 194 in tutte le sue parti, mettendo in discussione la prestazione del servizio della IVG, come avviene sempre più spesso e costringendo le donne a mendicare il proprio diritto ad interrompere, in sicurezza e legalità, una gravidanza non voluta”.
Lo afferma la parlamentare socialista Pia Locatelli, presidente onoraria dell’Internazionale socialista donne, nella sua risoluzione presentata alla Camera, evidenziando che mediamente 7 medici su 10 sono obiettori di coscienza; con l’eccezione della valle d’Aosta, e che non vi è realtà nel Paese dove la percentuale sia inferiore al 50%, con punte estreme nel Sud e nelle Isole dove 3 su 4 medici sono obiettori. “Non si tratta di mettere in discussione il diritto all’obiezione di coscienza- afferma- purché venga da un vero convincimento morale e non sia dettato da ragioni diverse. Chiediamo quindi alla Ministra di svolgere una rigorosa indagine conoscitiva per verificare lo stato di attuazione della legge, e per rilevare la consistenza della rete nazionale dei consultori, la loro organizzazione, distribuzione territoriale, e la loro dotazione in termini di strutture e personale, al fine di permettere la piena applicazione della 194 su tutto il territorio nazionale